IL FUOCO - LA FAVILLA, LA VAMPA, LA CENERE

(PHOTO: JUKKA REVERBERI)


qwerty di fianco mi urla sottovoce che questo è travestitismo puro, perdio!
e in effetti non lo biasimo. l'ultima volta che sono stata a torino,
oltre ad aver incontrato jukka reverberi nel reparto uomo di H&M
abbiamo fatto l'aperitivo nel mio posticino preferito sul Po (il FLUIDO)
ignari del fatto che ci fosse una serata mods.
un gruppo di neo trentenni pettinatissimi e vintage,
su vespe vintage, in abiti esclusivamente vintage
che ballano e disquisiscono del più e del meno che sta in un arco di tempo
che va dal 1949 al 1960.
il resto non esiste.
se gli si sgualcisce per la pioggia una di quelle meravigliose scarpe
in cui sono allacciati restano a piedi scalzi, no?
perchè che scorta di scarpe di produzione anni sessanta possono avere?
da vedere sono bellissimi, finchè al quarto campari non si disinibiscono
e iniziano a fare le pernacchie con le ascelle.
E' TUTTO VERO, LO GIURO.

quella stessa sera, dopo lo spettacolo mods,
siamo andati con sandro a vedere la sonorizzazione dei giardini di mirò
de Il fuoco, al museo del cinema.
una delle cose più belle a cui io abbia mai assistito.
nei film muti anche il dramma è divertente
e la concezione del bello è diversa dal bello di oggi
che ci metti un attimo per abituarti all'atmosfera diversa, ma poi è magnifico.
io non sono brava a dire delle cose che mi piacciono,
un po' mi imbarazza e un po' non ne sono capace,
però ho apprezzato il fatto che il gruppo non abbia distolto l'attenzione dalle scene proiettate senza disturbare e facendo compagnia.

domani ci vado ancora a torino,
torno sabato.